Il racconto


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UN VIAGGIO INDIMENTICABILE

Ad Atene per assistere alle Olimpiadi

 

Il 23 agosto  io e Sandro, mio papà,  siamo partiti dalla montagna (Issime in Val d’Aosta, dove eravamo in vacanza) verso Monza. Abbiamo scaricato sul computer le foto della montagna e dopo aver guardato la posta siamo andati a Milano in agenzia,  per avere notizie più precise per il nostro viaggio (albergo, biglietti aerei etc etc).  Dopo aver fatto la spesa per il pranzo e aver mangiato abbiamo preparato le nostre valigie, prima di partire per Atene in Grecia.

Questo viaggio è un premio perché ho vinto il concorso italiano della Adidas “Nothing Impossibile”,  per aver raccontato a tutti la storia di quando a 13 anni con mio papà e con dei miei amici sono salito sul Castore (una delle cime più alte del M.te Rosa, 4223m slm).

Su internet abbiamo comprato i biglietti per la finale di pallanuoto, che non era nei biglietti che ci ha regalato Adidas, e c’erano buone possibilità che ci fosse l’Italia.

Poi sono arrivati a prenderci lo zio Franco e il mio cuginone Angelo, che ci hanno accompagnati all’aereoporto. Dopo averli salutati, io e papà siamo entrati in aeroporto, abbiamo fatto il check-in al banco dell’Alitalia e quando hanno chiamato ilo nostro volo, siamo saliti su un pulmann che ci ha portato al nostro aereoplano.

Abbiamo preso il giornale, poi dopo alcuni minuti l’aereo è decollato. Era la mia prima esperienza di volo, ed ero emozionato solo un pochino. In volo l’aereo viaggiava a 900 km/h e a 10000m di altezza: ci hanno dato un panino da mangiare e ci hanno offerto da bere.

Quando siamo stati sulla Grecia, abbiamo visto  le isole, i golfi ed il panorama.

Dall’aereo poco prima di atterrare abbiamo visto tutta la città di Atene, compresi gli stadi dove saremmo andati a vedere le gare…. dall’alto sembrava un grande puzzle.

Una volta atterrati, siamo scesi dall’aereo e siamo andati con il pulmann al nostro albergo, che si chiamava Hotel Zen. L’albergo era situato in periferia della città, proprio in riva al mare, ed era un hotel a 3 stelle.

Nella nostra camera c’era l’idromassaggio, l’aria condizionata, ed un letto matrimoniale; io ho fatto subito un bel bagno nella vasca con l’idromassaggio e poi di sera abbiamo visto alla televisione le gare della giornata alle olimpiadi … anche se non capivamo niente, perché parlavano solo greco.

Il giorno successivo, il martedì, dopo aver fatto colazione in camera (perché non c’era la saletta per la colazione) siamo andati con il tram e la metropolitana fino allo stadio olimpico dove c’erano delle gare di atletica leggera, per guardare il decathlon, le batterie dei 110 ostacoli, i 400 m ostacoli femminili, i 200 m piani, il lancio del giavellotto, del martello, il salto in lungo e il salto con l’asta.

I 400 m ostacoli femminili sono stati vinti da una atleta greca … lo stadio era infuocato da un tifo scatenato: lo stesso stadio era strapieno di gente e tutti insieme abbiamo fatto la ola, era moto bello fare festa tutti insieme, anche se eravamo di tante nazioni diverse.

Poi abbiamo visto il Gran Gala della ginnastica, dove tutti gli atleti migliori che avevano vinto le medaglie (anche i nostri Igor Cassina e Yuri Chechi) facevano delle esibizioni (tappeti elastici, sbarra, trave, parallele, cavallo con maniglie, corpo libero,  volteggio e anelli), assieme a dei bambini che facevano dei balletti con la musica di sottofondo.

Nella stessa giornata abbiamo visto le semifinali della pallanuoto femminile Italia-USA (ha vinto l’Italia 6-5 con un goal a 3 secondi dalla fine della partita) e Grecia-Australia, il nuoto sincronizzato in coppia, e la finale dei tuffi dal trampolino di 3m.

Siamo tornati in albergo stanchi ma felici, alle 2 di notte,  come sarebbe successo anche i giorni successivi!

Il mercoledì mattina siamo andati a vedere il promontorio del Pireo, che è il porto di Atene.

Abbiamo mangiato in un ristorante proprio in riva la mare, con un bel panorama sul porto; abbiamo mangiato l’insalata greca con la feta (che è un tipico formaggio greco), il fritto misto con lo yogurt e il purea di aglio.

Nel pomeriggio abbiamo visto allo stadio della pallavolo maschile i quarti di finale Italia-Argentina (3-1) e Russia-SerbiaMontenegro. Abbiamo fatto un gran tifo sulle gradinate, anche se eravamo  pochi italiani nello palazzetto.

Alla sera siamo andati ancora allo stadio dell’atletica a vedere altre gare, lo stadio pieno di notte era uno spettacolo molto bello.

Il giovedì mattina quando ci siamo alzati (un po’ più tardi del giorno prima) siamo andati con i mezzi pubblici a visitare il Partenone e l’Acropoli … situato proprio in un bel posto, in cima ad una collina in mezzo alla città.

C’erano tantissime persone, un bel panorama: abbiamo visitato i musei, dove sono custodite le statue originali dei monumenti, sostituite con delle copie per non rovinarle.

Dopo aver visto queste bellissime cose ed aver mangiato qualcosa in un localino ai piedi dell’Acropoli, siamo andati a visitare i Mercati Generali della carne e del pesce, uno spettacolo incredibile.

Poi nel pomeriggio abbiamo visto la finale di pallanuoto femminile Italia-Grecia. C’era lo stadio pieno (più di 15000 persone) e quasi tutti naturalmente tifavano per la Grecia, ma quando la squadra italiana ha vinto in maniera emozionante la partita, dopo due tempi supplementari, hanno anche applaudito sportivamente: è stato molto bello.

Io e papà eravamo gli unici due italiani nella nostra tribuna, in mezzo a 9000 greci. L’italia ha vinto la medaglia d’oro, e noi siamo stati molto contenti.

L’ultima nostra giornata ad Atene, il venerdì, appena svegli abbiamo preparato le valigie, portato i bagagli nella hall dell’albergo, poi siamo andati a vedere il tempio di Tissio, più piccolo ma anche più bello del Partenone (che si vedeva in lontananza) perchè  meglio conservato; abbiamo visto anche alcune chiesette bizantine in mezzo alla città, un anfiteatro con le gradinate disposte in circolo.

Dopo aver mangiato qualcosa abbiamo girato i mercatini per comprare qualche souvenir e dei regali per gli amici, sulla via del ritorno in albergo mi sono fermato in riva al mare (che era molto mosso) ed ho fatto il bagno.

Dopo essere ritornati in albergo a prendere le valigie, un taxi ci ha accompagnato in aeroporto, dove abbiamo preso il volo per ritornare in Italia. Durante il volo abbiamo visto il tramonto; lo steward, dopo aver ascoltato il racconto del mio viaggio ed il perché ero stato ad Atene, mi ha invitato in cabina di pilotaggio, dove ho potuto vedere tutti gli strumenti di volo ed ascoltare la rotta che percorrevamo.

Mi sono divertito e sono contentissimo e felicissimo di aver fatto cose straordinarie sono stato emozionato per le vittorie italiane e per questi magici giorni.